Prima di parlare di usabilità dei siti web cerchiamo di fare chiarezza su qualche aspetto di base.
Ogni volta che una persona utilizza un oggetto o un servizio crea in modo naturale una relazione con esso: meglio sarà stato progettato e migliore sarà la risposta – soprattutto in termini di soddisfazione – da parte dell’utilizzatore.
Apparentemente un concetto semplice che tuttavia racchiude un pensiero profondo: quando progetti qualcosa, devi farlo pensando all’utilizzatore e non a te stesso, se vuoi garantire una grande usabilità.
Usabilità dei siti web
L’usabilità dei siti web deve tener conto proprio dell’utente finale e deve massimizzare 3 aspetti fondamentali:
- Comprensibilità
- Apprendibilità
- Utilizzabilità.
Comprensibilità
La comprensibilità riguarda lo sforzo richiesto per capire il sito stesso. Ti è mai capitato di entrare in un sito e non capire a cosa serva? Non puoi aprire il sito di un’azienda e metterci 10 minuti a capire cosa faccia, cosa produca o cosa venda. Un utente moderno e normalissimo impiega in media pochi secondi per decidere se il sito che ha aperto “risponde alla sua domanda”.
Se il sito non è comprensibile l’utente abbandona, sempre.
Apprendibilità
Apprendibilità si riferisce allo sforzo necessario per imparare ad utilizzare il sistema: dove cliccare, per esempio, per svolgere le azioni richieste. Tutto deve essere chiaro e semplice.
A cosa servono mille menu? Credi davvero che l’utente li apprezzi? Pensi sia meglio accompagnare il lettore nelle sue scelte (magari mostrandogli un singolo percorso, un cammino che lo porti dal punto A (dove ha il problema) al punto Z (dove l’ha risolto), o lasciarlo in balia di decisioni multiple?
Lascia semplici le cose semplici.
Utilizzabilità
Utilizzabilità è invece lo sforzo richiesto all’utente per utilizzare i controlli del sito. Puoi aver capito di doverti iscrivere alla newsletter ma non vedere il pulsante, perché disegnato in modo poco evidente o troppo piccolo.
Quando uno dei tre aspetti viene a mancare si genera frustrazione nell’utente utilizzatore. Il risultato solitamente è la fuga, un po’ come se un cliente entrasse nel tuo ristorante e dopo tre, quattro secondi uscisse in fuga. Deve aver visto qualcosa che non lo ha convinto non trovi?
Ricorda:
- A cosa serve il tuo sito?
- Chi lo andrà a usare?
- Cosa si aspetterà di trovarci dentro?
Sono domande che devono guidare l’intero sviluppo di un progetto web. Se hai un sito o un blog in mente, inizia a pensare alle risposte, e fa che siano semplici.
Il mio approccio all’usabilità
Per me l’approccio all’usabilità dei siti è innanzitutto quello del buon senso: amo lasciare semplici le cose semplici. Il design non è l’esercizio stilistico di qualcuno, il design deve essere funzionale all’usabilità del sito.
Ho creato decine e decine di siti e blog. La prima cosa che ho tenuto in considerazione è stata renderli facili da comprendere, immediati da apprendere e orientati al massimo verso l’utilizzabilità.
Perché il web che funziona non puoi pensarlo solo come piacerebbe a te, devi prima di tutto riuscire a immaginarlo per l’usabilità dei tuoi clienti.
Il mio lavoro è esattamente quello di prendere i tuoi obiettivi e tradurli in un design che amo definire “don’t make me think” (non farmi pensare, ispirato dal famoso libro di Steve Krug). Perché le persone devono trovare le risposte che cercano in modo semplice e immediato, senza pensare troppo, senza perdere tempo, senza sbagliare.
Rendi i tuoi clienti felici e fatti costruire un sito web che sia prima di tutto usabile.
Ed ora posso darti la possibilità di fare tutto da solo, utilizzando i due strumenti migliori esistenti per creare siti e blog: WordPress e il Genesis Framework di StudioPress. Finalmente siamo andati online con un corso specifico che ti permetterà di costruire il tuo blog professionale, performante, di grandissima usabilità.
Ti invito a scoprire il corso e a farmi tutte le domande che vuoi nel caso fossi interessato all’acquisto.
[…] citazione è tratta dalle righe di un articolo circa “l’usabilità dei siti web” di Giovanni Ronci che ti consiglio di leggere nel modo più […]