Self Publishing

Editore o self-publishing? Self Publishing o Editore?

Questa domanda è sulla bocca di tutti. Autori o presunti tali, scrittori della domenica o professionisti, tutti hanno un loro pensiero a proposito, al punto che – come sempre accade – il fenomeno dell’autopubblicazione ha cambiato parecchio il mondo dell’editoria tradizionale.

Ma andiamo con ordine.

Stai scrivendo un libro, un manuale, un romanzo e ancora non hai deciso se provare la strada del self-publishing o cercare un editore, avrai un mare di domande. Eccoti tutte le risposte che ti aiuteranno a decidere e a non pentirti della scelta fatta.

Che cos’è il self-publishing?

Partiamo con la consueta definizione. Il self-publishing, o autopubblicazione, è il processo di pubblicazione di un libro senza un editore. Gli autori possono decidere di autopubblicare il proprio lavoro invece di seguire il tradizionale percorso editoriale.

I libri autopubblicati esistono dall’invenzione della macchina da stampa. Il primo fu pubblicato nel 1473 da Johannes Gutenberg, ma ce ne furono molti pubblicati anche prima di quella data. Poi è chiaro, con la diffusione di internet e la nascita dei lettori di e-book, il fenomeno del self-publishing si è diffuso in tutto il mondo.

Nel self-publishing, l’autore è responsabile di tutti gli aspetti dell’autopubblicazione, dall’editing al design interno ed esterno, dal marketing alla distribuzione, se in forma tradizionale o elettronica.

Self-Publishing: pro e contro dell’autopubblicazione

Come abbiamo già intuito, l’autopubblicazione è un ottimo modo per pubblicare il tuo libro e avere il controllo diretto sull’intero processo. Il self publisher si prende in effetti tutta la responsabilità del risultato. Proprio per questo motivo, ci sono anche alcuni inconvenienti che devi considerare.

Il primo aspetto da considerare riguarda la conoscenza dei tuoi limiti.

Scrivere un libro è come fare un progetto: servono risorse, tempo, competenze. Averle tutte, o meglio pensare di averle tutte, potrebbe essere peccare di presunzione.

Per #scrivere un #libro servono risorse, tempo, competenze. Non puoi fare tutto da soloClick To Tweet

In effetti è davvero complesso saper far tutto, e se vuoi completare il tuo libro, soprattutto se vuoi riuscire a pubblicarlo in auto publishing e venderlo su Amazon, dovresti essere un esperto in diversi ambiti. Qualche esempio?

  • Organizzazione (per curare il progetto al meglio);
  • Scrittura (per poterlo realizzare);
  • Editing (per curarlo nella qualità)
  • Grafica (per la copertina e l’impaginazione)
  • Web Design (per la creazione di un sito autore dove parlare dei tuoi lavori)
  • Blogging (per scrivere contenuti online coinvolgenti)
  • Marketing (per la promozione online e offline)

Essere carenti sui primi aspetti della lista contribuirà a rendere il prodotto finale, ovvero il tuo libro, quantomeno mediocre, esserlo sugli ultimi non ti permetterà di esprimere il potenziale della tua opera. In altre parole non sarai in grado di venderla.

Come diventare self publisher?

Il self publishing è l’atto di pubblicare libri, musica o altri media senza il coinvolgimento di un editore affermato. L’autopubblicazione è stata a lungo un modo importante per gli autori di portare il proprio lavoro nel mondo ed è diventato più popolare negli ultimi anni poiché la tecnologia ha reso molto più facile farlo.

Il self publisher è la persona che si deve far carico di tutto. Esatto, presubilmente: tu.

Il processo di autopubblicazione in genere inizia con la scrittura e la modifica di un manoscritto. Gli autori possono quindi utilizzare software di desktop publishing (o più comumente app di scrittura) per creare un layout del libro fisico finale. Infine possono caricare il file digitale risultante su servizi di stampa su richiesta online come CreateSpace, Lulu Press o, come spesso avviene, Amazon.

Una volta caricati i file, la piattaforma stessa produrrà copie del libro che verrano spedite direttamente agli acquirenti, dopo essere state vendute.

È importante sottolineare come, questo processo di self publication, permetta di creare modelli di business molto interessanti e remunerativi, che evitano sprechi (parliamo infatti di processi print on demand). Come bonus aggiuntivo, diventa possibile correggere errori, in quanto la piattaforma di self publishing consente di ricaricare nuovi file corretti, ogni volta che serve.

La contropartita di tutto questo personal publishing è nella complessità. Lo sai benissimo: se vuoi creare infoprodotti e libri di valore, devi concentrarti sul valore della tua opera. Dunque come puoi diventare un self publisher di successo?

La risposta è delegare. Se sei uno scrittore, non credo tu abbia tempo per pensare anche a come realizzare il tuo sito/blog. Anche la grafica potrebbe non essere propriamente nelle tue corde, ne parlerò ancora ma quello delle copertine è un mondo complesso e pieno di trappole. Se non hai esperienza in merito ti consiglio vivamente di farlo fare ad altri (ovvero a grafici professionisti).

Stesso discorso per l’editing, è comprovato che chi scrive il libro non possa essere la stessa persona che ne esegue l’editing. Un editing professionale alzerà l’asticella della qualità e renderà il tuo libro più chiaro e semplice da leggere: in altre parole ti permetterà di avere un prodotto professionale. D’altra parte cosa pensi quando compri un libro pieno di errori e refusi?

L’autopubblicazione è un’opzione popolare per gli scrittori ormai da molti anni, ma può essere un processo difficile che richiede molto tempo e fatica. Questo è anche uno dei motivi per cui molti scrittori scelgono di lavorare con case editrici: perché non hanno il tempo o la capacità di autopubblicare il loro libro.

E tuttavia, anche in questo caso possono esserci molte più risposte.

Quanto costa autopubblicare un libro?

Il self-publishing è un modo economico ed efficiente per pubblicare il tuo libro. Ci sono molte opzioni disponibili per i self publisher o auto-editori, ma le più comuni sono pubblicare tramite un servizio di stampa su richiesta o tramite una piattaforma online. Tra tutte, per completezza di opzioni e opportunità di mercato spicca Amazon Kindle Direct Publishing. 

Tuttavia, anche se il self-publishing in sé non è costoso come una volta, non possiamo renderla una scelta di bassa qualità.

Te lo ripeto. Ho esperienza di decine di pubblicazioni: il self-publishing fatto in modo serio è complesso. Più complesso ancora del percorso tradizionale con l’Editore, perché sarai tu a coordinare e controllare ogni aspetto della vita del tuo libro. Come dicevamo, hai la possibilità di delegare alcuni compiti, e quindi di lavorare con professionisti che tu stesso potrai scegliere, ma tutto questo ha un costo.

Perché nessun professionista serio lavora gratis.

Una copertina non può costare 20 euro. Solo scegliere una foto sensata richiede almeno un’ora di lavoro, aggiungi a quella la scelta dei colori, l’impaginazione dei titoli, il livello di esperienza necessario. Non so se riesci a rendertene conto, ma qui – in Italia – almeno un terzo di quello che prendi te lo “assorbe” lo stato (vorrei usare altri termini, ma sono un signore e non voglio fare “dietrologia”, lo sappiamo che le tasse ci sono).

Ti sembra possibile quindi che un professionista possa lavorare almeno 2 ore (e sono stato molto basso) per crearti una copertina originale e unica a 20 euro? Credi che sia possibile per una persona normale lavorare a 20(importo) – 7(le tasse) / 2 (le ore) ovvero 7 euro l’ora? Prova a considerare quanto costi un programma di grafica, togli quindi tutte le spese di gestione dell’ufficio e del software e vedrai che equivarrebbe a lavorare in rimessa.

Senza un vero investimento non otterrai mai un’opera professionale. E con la quantità di libri che c’è in giro su qualsiasi argomento, io credo sarà molto difficile venderne qualcuno o addirittura pensare di “farci dei soldi”. Se invece vuoi investire (Hai dato un’occhiata ai meravigliosi design di 99design.com?) allora il discorso cambia completamente.

Pertanto: quanto costa autopubblicare un libro? Costa zero. Quanto costa produrlo? Dipende da quanto vuoi investire. Il totale delle due parti non sarà mai zero.

Self-publishing o editoria tradizionale?

Trovare un editore serio è un’opzione straordinaria per bilanciare impegno, costi e qualità nella realizzazione della tua opera. Nella mia ultima esperienza, lavorare con Follie Letterarie, il mio Editore, è stato fantastico: abbiamo condiviso l’opera, rileggendola più volte assieme, decidendo assieme cosa aggiungere e togliere.

Una volta conclusa l’abbiamo consegnata all’editor che l’ha revisionata da cima a fondo in più passaggi, rendendola leggibile, chiara, pulita. Abbiamo infine condiviso i costi di realizzazione della copertina e l’editore stesso si è incaricato di tutta la fase di pubblicazione e caricamento di file nella piattaforma Amazon KDP.

Cioè alla fine io ho scritto ed ho partecipato attivamente nella scelta della copertina. Alla fine l’editore mi ha anche aiutato nella promozione online dell’opera, sui social, e stiamo partendo anche con i canali offline. Cosa chiedere di più?

Puoi capire che il mio investimento in questo caso si è ridotto all’osso, non avendo pagato la fase di editing (fondamentale per avere un prodotto finito di qualità) e avendo diviso i costi di copertina. Anche a livello di tempo sono stato aiutato tantissimo. E alla fine ho potuto dedicarmi alla promozione del libro sui miei social e sul mio blog.

Credo che questa piccola storia (è esattamente quanto successo nella produzione dell’ebook Blog: come scrivere un post perfetto sia esattamente quello che io intendo per avere un editore serio.

Fortunatamente ce ne sono ancora, credo sia compito di noi autori selezionarli e lavorare con loro, piuttosto che andare su editori a pagamento o peggio.

Quanti soldi puoi guadagnare come autore indipendente?

I potenziali guadagni per gli scrittori freelance sono illimitati. Lo “stipendio” varia a seconda del tipo di scrittura, dell’esperienza dello scrittore e della richiesta di quel tipo di scrittura. Sono davvero tante le variabili in gioco e farne una media non avrebbe senso.

Una cosa è certa: il mercato degli infoprodotti è in crescita a doppia cifra da anni ormai (ed è ulteriormente aumentato grazie alle implicazioni della pandemia).

Alcuni scrittori freelance si guadagnano tranquillamente da vivere mentre altri sono in grado di tirar su migliaia e migliaia di euro al mese solo con low content book o zero content book. Ripeto: dipende da cosa scrivi, per chi scrivi, e su che piattaforma lavori.

Se vuoi conoscere i dettagli per capire meglio di cosa parlo, e renderti conto davvero di che cifre possiamo parlare, ti invito a leggere questa piccola perla:

Come pubblicare su Amazon KDP - Action Book Mockup
ACTION BOOK

Come pubblicare su Amazon KDP

Amazon KDP è un mondo ricco di opportunità, se sai come sfruttarlo per raggiungere i tuoi obiettivi.

L’autopubblicazione di libri su Amazon infatti, può diventare fonte di traffico pregiato, sviluppare fiducia, notorietà, autorevolezza. L’unico requisito è conoscere le regole e imparare a sfruttarle.

Questo Action Book ti accompagnerà dunque alla scoperta del sistema: avrai a tua disposizione ogni chiave per creare contenuti capaci di rispondere alle necessità dei tuoi clienti ideali e a fare di Amazon KDP una nuova fonte di reddito e soddisfazioni.

Conclusioni: perché scegliere il self-publishing?

Anche se ci sono sempre eccezioni nella scelta, è ovvio che pubblicare un romanzo, un manuale tecnico o un ebook attraverso un editore può aiutare in ogni passaggio e contribuire a ridurre i costi di produzione.

Tuttavia, se sei nel campo della formazione, o se vuoi produrre prodotti diversi, come infoprodotti particolari, o come i nostri Action Books, allora la strada del self-publishing per me è da preferire.

Il controllo completo del brand, quello dei contenuti, il loro ri-utilizzo continuo o repurpose che dir si voglia, spesso contrasta con le linee guida dell’editore, di fatto limitando la tua creatività e l’utilizzo che fai di tutte le tue opere in personal publishing.

A ogni modo, qualunque sia la tua idea, per avere successo dovrai passare dal web. Avrai bisogno di un blog, dovrai imparare a scrivere contenuti per il web e nel caso imparare ad utilizzare gli strumenti per la creazione di infoprodotti e il funzionamento delle piattaforme di self-publishing.

Senza promozione non venderai i tuoi prodotti. #sapevateloClick To Tweet

Non si tratta soltanto di fare pubblicità. Devi costruire una solida presenza online. Devi farti notare, parlare delle cose che scrivi, dei tuoi libri, del tuo approccio. Insomma devi dare informazioni, sostenerle, diffonderle e farti conoscere.

Le persone vorranno sapere di chi è quel libro, e vorranno vedere la tua faccia: vogliono sapere chi sei. In questo periodo segnato dalla sovra informazione, l’unica vera moneta sonante è l’attenzione. O catturi l’attenzione, oppure difficilmente potrai vendere libri. Ne sei convinto? Cosa ne pensi?

Considerami a disposizione e nel caso volessi parlarne contattami per una chiacchierata.

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