Inscatolata in comodi scomparti della mente, la conoscenza acquisita alimenta l’ego e paralizza le gambe. Quante volte hai appreso tutto le informazioni possibili per raggiungere i tuoi obiettivi, senza poi riuscire a passare dal pensiero all’azione?
Immobilizzati. Stretti in una morsa di conoscenze, siamo spesso fermi al punto di partenza. Ci sentiamo frustrati e non riusciamo capire come sia possibile. È una vera paralisi. Rischiamo di compromettere il raggiungimento di mete ambiziose e di sentire l’ansia e lo sconforto crescere dentro di noi: abbiamo speso tempo e risorse inutilmente.
Ma non è così che deve andare. Passare all’azione vuol dire trasformare le conoscenze in carburante e produrre un cambiamento. Come puoi riuscirci? Come puoi liberarti dall’abbraccio soffocante che ti sta bloccando e ti impedisce di avviare la tua attività o di darle la spinta giusta?
Ecco 3 processi psicologici che ti stanno ingannando e 5 suggerimenti per passare all’azione. Arricchisci il tuo processo personale per trasformare le conoscenze in risultati concreti. Siamo pronti? Azione.
Passare dal pensiero all’azione: cosa ti blocca?
L’unica condizione imprescindibile per passare dal pensiero all’azione è volerlo. l fatto è che ci sono dei blocchi lungo il percorso e, nonostante ci sia passione e voglia di fare, riescono a inibirle.
Vuoi produrre un’azione, ma resti al punto di partenza, o poco più in là. Se sei un professionista, un freelance o un imprenditore non puoi certo permettertelo. Ma vale per tutti, credimi.
Dunque, cosa facciamo? In pratica, 2 cose:
- capire perché siamo bloccati;
- implementare strategie efficaci per sbloccarci.
Non sarà facile allentare la pressione della morsa che ti opprime, ma non è certo impossibile, se sai come farlo. Dunque, cosa blocca il passare dal pensiero all’azione?
La mancanza di metodo. Sapere non è fare. La conoscenza è solo il primo passo. Serve un processo collaudato per metterla in pratica. Ed è questo l’aspetto che richiede uno sforzo maggiore. Senza una guida che ti permetta di “mettere a terra” le informazioni acquisite i nemici della produttività si faranno più forti e ti porteranno a procrastinare.

La paura di non avere abbastanza tempo, di non essere all’altezza e di fallire rendono la conoscenza una sterile pepita d’oro che brilla indicando una destinazione sbagliata. Fasulla.
Ecco 3 processi psicologici che probabilmente ti stanno bloccando e frenano la tua produttività. Superali.
Ansia e stress recidono la connessione tra pensiero e azione
Disperdere energie e non portare a casa risultati. Quante volte ti sei sentito così? A me capita spesso, ancora adesso. Ma la consapevolezza di cosa sto provando e la razionalità nell’affrontarla cambiano il risultato.
La capacità di concentrazione è fondamentale per la tua produttività. Riuscire a concentrarti per lunghi periodi di tempo ti permette di concretizzare di più. Sembra così limpido ed elementare questo concetto, che ancora oggi mi chiedo perché non ci sia arrivato subito. E invece, ho perso tempo ed energie, proprio come capita a te.
Passare da un’attività all’altra in continuazione frammenta la tua attenzione e riduce le energie. Riuscire a concentrarti su qualcosa diventa sempre più difficile e i pensieri si trasformano in fitte elettrostatiche in un cervello offuscato dalla nebbia.
Se vivi o lavori in un ambiente stressante, la tua produttività ne risente. Non importa quanto pensi di essere performante quando sei sotto pressione, è una questione fisica. Vale per tutti. Più stress equivale a meno capacità di concentrazione.
È il nostro cervello a essere così, c’è ben poco da fare. Se non te ne rendi conto, ti ritroverai presto a svolgere solo attività superficiali, poiché ti offrono gratifiche immediate che appagano l’ansia momentaneamente. Invece, dovresti concentrarti sulle azioni che ti permettono di trasformare le conoscenze in risultati concreti per la tua carriera o la tua azienda.

Come risolvi il problema dello stress? Non siamo tutti uguali, ma quando hai colto l’importanza di non farti governare dalle distrazioni, e sei consapevole che hai bisogno di una concentrazione profonda, sei già a buon punto. Io ho scelto la meditazione. Niente di trascendentale. Non sono diventato un monaco. Piccoli esercizi di meditazione per ritrovare la serenità e potenziare le capacità di concentrazione.
Se pensi possa esserti utile, qui trovi una semplice, quanto efficace, risorsa per iniziare: Guida alla meditazione.
Possiamo farlo tutti, anche tu. Non lasciare che lo stress arrivi a sabotare i tuoi sforzi. Stabilisci un processo per anticiparlo e frena tutto ciò che potrebbe ostacolare la tua concentrazione.
Guardi il dito che indica la luna: stabilisci obiettivi, ma costruisci abitudini
Gli obiettivi ti guidano. Stabilisci obiettivi. Non sono d’accordo. Specialmente se questa modalità di pensiero porta a perdere tempo nella stesura di to do list infinite. Non dico che sia sbagliato avere degli obiettivi, ci mancherebbe. Rappresentano la meta da raggiungere e sono un sintomo di ambizione e volontà.
Tuttavia, il fatto di stabilire degli obiettivi non ti assicura che li raggiungerai. Anzi, c’è il rischio di focalizzarti sul risultato e non sul processo per raggiungerlo. Se arrivi a sviluppare una dipendenza da risultato e la materializzi in una o più liste di cose da fare, finirai per accumulare stress tutte volte che non riuscirai ad accorciarle. Sentirai di non farcela e il tuo cervello inizierà a farsi prendere dal panico.
Hai bisogno stabilire delle abitudini che ti permettano di concentrati sul processo migliore per concretizzare la conoscenza acquisita e passare dal pensiero all’azione. Non vedrai subito dei cambiamenti e sarà difficile costruire delle abitudini forti. Ma se avrai il coraggio di superare lo sconforto, e ti affiderai al processo abbastanza a lungo, allora vedrai l’effetto dei tuoi sforzi.
Per esempio, se il tuo scopo è scrivere articoli migliori per il tuo blog, andrai alla ricerca di un corso di formazione e apprenderai le tecniche necessarie, giusto? Ma se non svilupperai un’abitudine quotidiana in cui ti ritagli del tempo per esercitarti, il tuo prossimo articolo sarà privo, o quasi, delle nuove conoscenze acquisite.

Dunque, non focalizzarti sulle liste di cose da fare per arrivare a un obiettivo, ma sulle abitudini da sviluppare per compiere le azioni necessarie a raggiungerlo. Alla fine, la tua vita è la somma delle azioni che fai. Se non le cambi, otterrai sempre lo stesso risultato.
Per evitare fraintendimenti, non ti sto dicendo che fissare obiettivi e preparare liste di azioni sia sbagliato, anzi tutt’altro. Dico solo che non devono impadronirsi della tua attenzione e del tuo tempo. Se vuoi passare dal pensiero all’azione devi agire. E le abitudini giuste di metteranno in moto.
Il multitasking è una menzogna
Le capacità di concentrazione e motivazione del tuo cervello hanno “serbatoi” limitati. Molte persone credono che il multitasking sia l’unica soluzione per riuscire a passare dal pensiero all’azione e svolgere tutte le attività quotidiane. Sarebbe bello, ma non lo è.
La verità è che quando lavori su più cose contemporaneamente ottieni solo risultati mediocri e incrementi le possibilità di commettere errori. Non te la prendere con me, è la scienza a dirlo.
Anche se ti sembra controintuitivo e primitivo, non sei una macchina. Il cervello può concentrarsi al massimo delle sue capacità solo su una cosa alla volta. Quando svolgi più attività insieme la tua attenzione si frantuma.
Perciò, invece di produrre molti risultati scadenti, concentrati su una cosa alla volta e dedica a ognuna tutte le tue capacità celebrali. Lavorerai meglio e produrrai risultati superiori.
Può essere difficile convincersi di questo, dopotutto viviamo nell’era della distrazione e ci viene chiesto di svolgere molte attività durante le nostre giornate. Sebbene possa gratificarci l’idea di essere riusciti a fare più cose insieme, la verità è che abbiamo rischiato di sbagliare e non abbiamo prodotto il miglior risultato possibile.

Dunque, il multitasking è una menzogna. Non esiste. È solo un insieme confuso di molte attività che deteriorano le tue capacità di concentrazione e che, a lungo andare, ti conducono all’insoddisfazione.
Elimina le attività superficiali e concentrati su quelle che porteranno davvero un risultato concreto nell’avanzamento verso i tuoi obiettivi.
Passare dal pensiero all’azione: 5 modalità d’azione per creare il tuo processo e agire subito
Sia chiaro, non voglio trasformare questo articolo in un trattato. Anche perché non c’è carenza di letteratura sulle teorie per passare all’azione e sviluppare le capacità di portare a termine le cose da fare. Sto solo condividendo il frutto dei miei studi e delle mie lotte per raggiungere il livello di concentrazione e produttività che mi sono più congeniali.
Tuttavia, sono convinto che costruire e consolidare abitudini forti, orientate a implementare le azioni per raggiungere i tuoi obiettivI, sia fondamentale. Io ne ho tratto giovamento. Oltre a trovare le strategie giuste per gestire lo stress e abbandonare il multitasking. Sono tutti cambiamenti importanti (di certo non facili) che ti permetteranno di creare i presupposti perfetti per passare dal pensiero all’azione.
Ma avrai bisogno anche di implementare e organizzare le giuste prassi per dare forma a un processo funzionale in cui mettere a frutto le tue capacità. Ecco 5 modalità d’azione che puoi mettere in pratica subito
#1 Trova l’ambiente giusto in cui poterti dedicare al tuo lavoro
L’ambiente in cui lavori gioca un ruolo importante sulle tue capacità di concentrazione. Più confortevole e accogliente è il tuo ambiente, più facile sarà rimanere lì e concentrarti.
Non dovrai cercare la camera a 5 stelle di un hotel di lusso sul cocuzzolo di una montagna. Non sto dicendo questo. Devi solo trovare l’ambiente giusto per stimolare la tua concentrazione.

Per farti un esempio: ho un piccolo e comodo ufficio dove lavoro e mi sento a mio agio. Tuttavia, so che seduto sulla panchina del mio terrazzo, con il Mac sulle ginocchia, riesco a entrare nel flow e a scrivere l’introduzione e la scaletta di tutti i miei articoli.
Gli uccellini che cinguettano, il sottofondo costante degli pneumatici che scorrono sull’asfalto, la pioggia che cade sui tetti, sono tutti “rumori di fondo” che dicono al mio cervello: adesso scrivi. E, ti assicuro, che per almeno 2 ore non esco dalla mia scrittura.
Siamo tutti diversi. Quindi, crea il tuo ambiente su misura per te. Può essere una piccola scrivania nel sottoscala. Non importa. Purché sia un luogo confortevole per te. Lo scopo è immergerti nel tuo lavoro.
#2 Elimina le distrazioni e le notifiche per passare dal pensiero all’azione
Limitare le distrazioni ti consente di entrare nel flusso del tuo lavoro, è così che puoi fare di più. Molti non riescono a concentrarsi e pensano sia un’abilità per pochi. Ma non è vero. Le distrazioni arrivano dall’interno e dall’esterno per tutti. Ciò che deve cambiare è il “come” le affronti.
Elimina le notifiche, lancia il telefono nel giardino della signora che abita di sotto (suggerimento sarcastico), e pianifica il tempo dedicato a rispondere alle email. Devi essere spietato: elimina le distrazioni esterne.
Parti dal presupposto che il fatto di avere un indirizzo mail, o un numero di telefono, non ti obbliga a dover rispondere a tutti in ogni momento. Non sei maleducato, o arrogante, per questo. Stai solo preservando le tue energie per le cose importanti della tua vita e del tuo lavoro.
Certo, in molti lavori è difficile isolarsi, ma devi mettere dei paletti. E, credimi, so cosa vuol dire. Ho svolto la mansione di commerciale interno e responsabile della logistica per molti anni, in un’azienda di medie dimensioni con due filiali. Ero il canale di comunicazione tra commerciale e logistica.
Puoi immaginare il flusso di distrazioni a cui ero sottoposto. Ma la mia salute mentale, e il mio desiderio di ottimizzare i processi, sono stati più forti di qualsiasi cosa. Quindi, ho deciso di stabilire dei blocchi, per frenare le interruzioni.
All’inizio ho suscitato il malumore di molti, ma alla fine la qualità del mio lavoro è migliorata, e tutti se ne sono fatti una ragione. Quindi, niente scuse, se vuoi ottenere risultati migliori, frena le distrazioni esterne.
Tuttavia, le distrazioni arrivano anche dall’interno. Pensieri e preoccupazioni svolazzano indisturbati nella tua mente, nonostante cerchi di ignorarli. Concentrarti diventa difficile.
Invece di ignorare le preoccupazioni, dedica del tempo per affrontarle. Scadenze imminenti, clienti arroganti e insistenti, la mole di lavoro che si accumula. Sono tutti fattori di stress, che generano ansia. E abbiamo già visto che l’ansia non ti aiuta a concentrati.
Dunque, se ti senti distratto dalle preoccupazioni, annotale in modo da non aver bisogno di tenerle a mente. Poi programma il tempo per affrontarle e torna a concentrarti sulle tue priorità.

#3 Sfrutta la legge di Parkinson
Non te la farò lunga. La legge di Parkinson, frutto delle osservazioni dello storico navale britannico Cyril Northcote Parkinson, evidenzia una verità molto importante:
“Il lavoro si espande in modo da riempire il tempo a disposizione per il suo completamento.”
Ovvero, se hai un determinato tempo per portare a termine un lavoro, quel compito tenderà a dilatarsi fino ad assorbirlo tutto. Ecco perché molti compiti, seppur non complessi, tendono a rubarti più tempo del dovuto, se non lo definisci in anticipo.
Se sai che la scadenza per la presentazione di un progetto è fra 2 settimane, ma sai anche che potresti completare il lavoro in tre giorni, pianifica il tuo tempo affinché non ne serva più del necessario.
Paradossalmente, quando un task è programmato in un lasso di tempo definito diventa più facile concluderlo. Ma non solo, sarai in anticipo sulla scadenza e potrai dedicati ad altro.
E questa consapevolezza ci conduce alla modalità che ritengo più efficace per passare dal pensiero all’azione: lavorare per blocchi di tempo.
#4 Lavora stabilendo dei blocchi di tempo
Questa modalità d’azione per implementare la tua produttività meriterebbe uno o più articoli di approfondimento. Inserita nel tuo processo ti consente di pianificare ogni attività per passare dal pensiero all’azione concreta.
Lavorare stabilendo dei blocchi di tempo è una strategia di produttività che ho fatto mia grazie Carl Newport, autore, tra gli altri, del libro Deep Work. Pianificare il tuo tempo suddividendolo in “blocchi” ti permette di stabilire l’esecuzione di compiti specifici.
Ad esempio, se hai deciso che la tua giornata di lavoro è formata da 8 ore, potrai suddividerle in blocchi di 30 minuti e assegnare a ognuno le attività a cui dovrai dedicarti: scrittura, call per riunione, recupero email, progetto “A”, progetto “B”, ecc.
I 30 minuti, possono essere 5, o 45 minuti. Siamo tutti diversi e dobbiamo trovare le modalità che ci permettano di esprimerci al meglio in base agli impegni che dobbiamo gestire. L’importante è pianificare e stabilire dei blocchi di tempo in cui farai solo quello che hai deciso di portare avanti.
Quali sono i vantaggi per la tua produttività?
Suddividere il tempo in blocchi specifici ti permette di:
- impegnarti su una singola attività alla volta (addio multitasking);
- portare avanti e raggiungere più obiettivi senza sovrapporli e “bruciare” le tue energia d’attenzione;
- tenere traccia del tuo tempo e individuare le fonti di dispersione;
- dedicare la tua attenzione a compiti specifici entro intervalli di tempo concreti (legge di Parkinson docet);
È normale che all’inizio farai fatica a stimare i tempi precisi per ogni attività. Ma i blocchi di tempo non sono incisi sulla roccia. Potrai affinarli.

Inoltre, le tue attività non saranno tutte uguali. Avrai blocchi dedicati a lavori che richiedono una concentrazione profonda e altri per le pause o attività più interattive. Ma, definendo dei blocchi concreti potrai finalmente trasformare il tuo tempo in una risorsa e stabilire le tue priorità.
Dopo un po’ di pratica riuscirai a gestire i tuoi blocchi di tempo con agilità e a pianificare anche gli spazi necessari per tutti gli imprevisti che possono accadere durante una giornata lavorativa. Insomma, la tua produttività farà un bel balzo avanti.
Se vuoi approfondire la gestione del tempo a blocchi, scopri tutto quello che devi sapere in questo articolo: Come aumentare la concentrazione e la qualità del tuo lavoro con il Deep Work.
#5 Passare dal pensiero all’azione: concentrati sul task più importante
È facile che le tue giornate siano sommerse da impegni e scadenze. È una montagna di attività che può spaventare e sfiduciare. Ma, se mi hai seguito fin qui, hai tutto quello che ti serve per “sezionare la montagna” e affrontare le tue attività una alla volta, al massimo delle tue capacità.
Tuttavia, quando è troppo, è troppo. Dunque, dovrai anche selezionare le attività in base ai tuoi obiettivi e preoccuparti di affrontare quelle più importanti. Quindi, ogni giorno, stabilisci almeno un task imprescindibile. Quell’attività che, una volta conclusa, contribuirà in modo significativo a portarti verso la concretizzazione dei tuoi progetti.
Dai delle priorità ai tuoi task, perché non sono tutti uguali e, soprattutto, non hanno tutti lo stesso impatto sulla tua vita lavorativa e personale.
Se sei consapevole dei processi psicologici che ti bloccano e metti in pratica queste 5 modalità sarà più semplice passare dal pensiero all’azione. Certo, non sarà una passeggiata, ma assaporare la soddisfazione di aver ottenuto i risultati attesi, non ha prezzo.

La formazione che ti aiuta a passare dal pensiero all’azione per realizzare i tuoi progetti
Il limite di molti corsi di formazione online è proprio quello di riempirti la testa di informazioni. Sono tutte utili, ma senza sapere come metterle in pratica diventano presto delle zavorre il cui senso sbiadisce nel tempo. E tu non hai ancora combinato nulla. Salvo aver speso dei soldi e aver buttato del tempo.
Anche nella formazione personale si riflettono le problematiche che abbiamo visto per quanto riguarda le attività lavorative e quotidiane. Sapere cosa fare non ti aiuterà a raggiungere i tuoi obiettivi se non sai come passare dal pensiero all’azione.
È questa filosofia che ci ha spinto a produrre gli Action Book: libri pratici, mirati ad acquisire una competenza specifica per trasformare subito la conoscenza in risultati tangibili. Teoria applicata, è questa la chiave.
Gli Action Book sono un mezzo efficace per acquisire le conoscenze necessarie a svolgere una determinata attività, ma offrono soprattutto i passi per guidarti nell’applicare subito le informazioni ai tuoi progetti. Acquisisci le conoscenze. Agisci. Ottieni risultati.
È questa la forza racchiusa nell’Action Book dedicato alla tua produttività:
action book
Time Frame: riprendi il controllo della tua produttività
Oggi, chiunque di noi, qualunque lavoro faccia, è chiamato a fare i conti con la produttività. Stiamo perdendo la capacità di concentrazione, in perenne lotta con la ricerca di frivole gratifiche e succubi di distrazioni continue che caratterizzano le nostre vite.
Questo Action Book, ti mostra un percorso completo per riappropriarti delle tue giornate, fare tanto di più con molta meno fatica e soprattutto risparmiare tempo, da dedicare finalmente alle tue passioni.