marketing offline

Parlare di marketing offline nell’era di internet potrebbe sembrare un controsenso. In effetti è facile che le aziende moderne, i professionisti e i piccoli imprenditori, soprattutto in fase di startup, si affidino completamente al mondo online.

È questa la scelta migliore?

Il marketing offline è ancora molto “concreto”

L’idea per questo articolo mi è venuta non appena mi sono trasferito nel mio nuovo ufficio. L’idea è stata quella di prendere un box indipendente in uno spazio di coWorking davvero splendido.

Appena entrato ho trasferito i miei libri, la lavagna con i fogli mobili e tutte le mie cose, e ho percepito immediatamente la diversità dell’ambiente che mi circondava. Sono vicino ad aziende che lavorano il legno, aziende che parlano di energia pulita, progettisti di soluzioni eco sostenibili, un architetto di interni. Cioè, al primo giro lungo il corridoio avevo già capito chi facesse / cosa.

E sai perchè? Grazie al marketing offline.

Una vetrofania, un totem con le indicazioni, prodotti in mostra con adesivi perfettamente in vista. Cartelline impilate con grafica aziendale, porta biglietti da visita in bella mostra con l’ovvio contenuto. Tutte tecniche e strumenti del marketing offline che migliorano – e non poco – la percezione professionale di una azienda.

Così mi sono ritrovato a considerare il marketing offline un possibile, potente alleato, e mi sono attivato immediatamente per le prime stampe da appiccicare a vetri e pareti.

Hai mai riflettuto su tutto questo?

Marketing offline: lo hai già inserito nella tua strategia?

Adesivi e vetrofanie, una bella insegna dove possibile (negli spazi di coworking solitamente non è possibile installarla), Flyer che raccontino la tua azienda, i tuoi servizi e il modo in cui fai le cose, un bel totem con immagini rappresentative e messaggi chiari e visibili possono essere i primi approcci al marketing offline.

Che dire poi dei bigliettini da visita? Puoi davvero farne a meno?

Certo agli inizi è difficile investire tanti soldi anche in tutto questo, dovresti farti accompagnare nel percorso da un buon grafico, poiché un risultato coordinato, omogeneo e ben studiato potrebbe davvero fare la differenza. Tuttavia oggi come oggi ci sono aziende interessanti che ti aiutano anche nella creazione della “soluzione visiva”.

Ci sono tipografie con un reparti grafici interni dedicati, oppure realtà online, tipo HelloPrint Italia che permettono di ottenere materiale pubblicitario in modo economico e rapidissimo. Ti mettono a disposizione un database di soluzioni e grafiche pronte, l’interfaccia è molto semplice e chiara da utilizzare.

Se vuoi fare un minimo di guerrilla marketing anche penne e matite brandizzate possono diventare interessanti. E che dire di magliette con il tuo logo? Potrebbero servire? Bracciali brandizzati per il prossimo evento? Insomma ti consiglio di farti un giro su HelloPrint Italia per avere un panorama che a me ha ispirato diverse idee.

Cosa potresti fare? Quante cose utili ci sarebbero per mostrare al meglio chi sei e cosa puoi fare?

Qualsiasi sia l'attività che vuoi svolgere, il marketing offline può aiutarti.Click To Tweet

Reale e tangibile: ecco il marketing offline

Reale e tangibile, così mi piace definirlo. Entri in uno spazio condiviso con 20 box e puoi riconoscere in ognuno ciò che fanno. Poi ovviamente devi farlo con senso.

L’altro giorno ero ad una importante fiera, il web marketing festival. Ci saranno stati decine di stand di aziende più o meno conosciute e famose. Tutte avevano adottato soluzioni di marketing offline. E tutte ti davano qualcosa da portare a casa: penne, block notes, pieghevoli . . . Quanto potrebbe essere importante per il tuo business?

marketing offline? Indispensabile per mostrare la tua presenza al mondoClick To Tweet

Conclusioni: il marketing offline è vivo e gode di buonissima salute.

Decisamente il marketing offline non è morto. Investire in questo canale significa migliorare la brand awarness in ogni contesto. E a mio parere è anche uno strumento fortemente emozionale soprattutto se sei “piccolo” e agli inizi, poiché gli sforzi di investimento fatti strapperanno sorrisi di ammirazione e contribuiranno a farti ricordare dagli altri.

Amo gli spazi in coworking, lavorare esclusivamente in casa o “da soli” in uffici isolati e piccoli, è alienante e deprimente.

Un ambiente sano, bello e comodo, ti metterà addosso voglia di fare e la tua produttività sarà nettamente maggiore che nella situazione “casalinga”. E questo al punto che potrai fare di più, meglio, e raggiungere prima il benessere economico necessario per ripagarti l’ufficio in modo sereno.

E con una buona dose di marketing offline sarai riconoscibile e ti renderai interessante agli occhi di chiunque passerà davanti al tuo spazio. Dunque in bocca al lupo per i tuoi progetti futuri e se hai qualcosa da chiedere o vuoi esprimere un parere, i commenti sono aperti.

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  • Congratulazioni per il tuo nuovo passo Giovanni! È interessante che si possa tornare ad apprezzare l’ufficio dopo esserne usciti (forse) con l’idea di non tornarci mai più?…ma quando lo si fa con lo spirito del coworker è tutta un’altra storia. Una storia nuova e in linea con i nostri folli e geniali tempi in cui possiamo essere creatori – creativi del nostro modo di lavorare, vivere e condividere.

    • Grazie Barbara, al momento si sta rivelando una splendida esperienza.
      E devo dire che è vero, proprio grazie a questo ho sentito il forte richiamo del Marketing Offline. Credo mi divertirò parecchio su questi aspetti del lavoro 🙂

      Ciao grazie ancora per il commento e buon proseguimento